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Cronaca di un Marantz 1090 (1977)

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Questa è la storia di un Marantz 1090 , amplificatore HiFi, fatto produrre dalla californiana Marantz nel triennio 1977-1980 in Giappone, e precisamente parlerò del n°seriale “40609”. Nella lontana primavera del 1977, un liceale milanese (il sottoscritto) mise da parte un budget di 260.000 lire per acquistare un amplificatore integrato che pilotasse le Acoustic Research AR-14 (regalategli l’anno prima dal padre) meglio di quanto potesse fare il suo piccolo Emerson EA-1200 da 12 Watt per canale. In lizza c’erano lo Yamaha CA-610, il Nad 90, e lui, il Marantz 1090 appena entrato in produzione, e di cui Stereoplay pubblicò una entusiasmante prova. Mi ricordo quando lo vidi sul ripiano di un negozio di Castoldi, fu amore a prima vista. Ricordava i vecchi Marantz storici, al cospetto dei 1040 e 1070 col frontalino bicolore. La scelta cadde quindi su di lui, e così io, uno di quei tetri e grigi sabato pomeriggio milanesi in cui noi adolescenti passavamo il pomeriggio da New Kary, da Tran...

Magneplanar SMG-b (1993)

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Non sono mai stato un cultore dei prodotti Magnepan, pur apprezzandone la correttezza timbrica ed il dettaglio, e persino la generosità, nonchè l'eccellente ricostruzione olografica (almeno per le più grandi 3.6 e 20.1, diffusori che ascoltavo da amici una ventina di anni fa). In seguito ad una permuta acquisii qualche anno fa una coppia di belle SMG-B , prodotto Magnepan entry level del 1993, un due vie "quas-ribbon", risultate a posto sia "dentro" che fuori. Le uso di rado, giusto per farle suonare. Sono ingombranti e in sala ho già troppao materiale audio. Oggi ho scollegato le piccole SuperTablette dal Quad 405 prima serie, e gli ho collegato le SMG-B. Beh, non suonavano proprio, ma colpa mia: non ricordavo che il modulo delle SMG-B fosse di soli 4 Ohm, non certo l'ideale per il 405 prima serie. Collegato il Quad 306, poco meglio. Alla fine ho collegato il Quad 405.2, e finamente le SMG-B suonano. Ora, dopo ore di "riscaldamento" (un anno di i...

Prove di biamplificazione con i Quad vintage (II, 303, 405.2 e 306)

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  Dal 2010 sono il felice possessore di due grandi monitor Tannoy System 215 DMT-2 (fine anni '90) Sono due monitor che, posizionati "a parete", come da progetto, dichiarano una efficienza (forse in maniera ottimistica, ma è un dato ufficiale Tannoy) di ben 101dB/W/m, ma entrano in coppia solo con amplificatori correntosi (la casa propone di usare ampli tra 150 e 500 watt x canale).   Ho amplificato questi monitor sia in monoamplificazione (due Manley Snapper monofonici, ma ho schierato con successo anche un Accuphase P-7000, ed altre amplificazioni al di sopra di ogni sospetto), e in biamplificazione passiva (ho collegato realmente di tutto, a patto di selezionare finali con la medesima sensibilità in ingresso e col medesimo guadagno). Da anni sono arrivato, ormai stabilmente, a 2 Manley Snapper monofonici sui woofer + 2 Pass Aleph 0 sugli alti, il tutto coadiuvato da sue subwoofer attivi KRK da studio, posizionati e settati con REW, e talora (non sempre) da due supertw...

Quale DAC per ascoltare al meglio i vecchi CD? Un esempio: il "vecchio" Mark Levinson 36s

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- wiking, Domenica 12 aprile 2015 alle ore 17:51 -  INTRO: i nuovi convertitori che accettano DSD e PCM ad alta risoluzione, dotati di ingressi USB asincroni, e dal costo accessibile, riescono a far suonare decentemente tutti i nostri files ad alta risoluzione. Ma c'è chi, come me, possiede anche migliaia di vecchi CD: siete sicuri che qs nuovi dac rappresentino davvero il meglio per il vecchio formato red book 16bit/44,1kHz? Qualche dubbio, negli ultimi anni, mi è venuto.  In passato ho avuto e/o provato macchine "solo CD" di altissimo livello (Wadia, Accuphase, Metronome, Audio Research, McIntosh, Musical Fidelity Trivista 21, Mark Levinson 390s, Linn Numerik, Teac, Sony, e chissà quante altre che ora neppure rammento). E sempre mi sono goduto i CD alla grande! Poi, con l'avvento della liquida, qualche anno fa, mi sono affidato (per ogni formato, anche per il cd, ecco l'errore!) ai primi dac accettanti il 24/96 ed il 24/192, dotati dei primi ingressi USB (non ...

Pre e Finali Quad "vintage": sono ancora attuali?

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La mia prima di coppia Quad II , con le GEC KT-66, arrivò decenni fa dalla Svizzera, proveniente dal mio carissimo amico Rudy che non vedo da tempo, insieme al pre Quad 22 che regalai poi a Riccardi, e la feci poi restaurare al grande Mercadante, socio di SAP (quelle personalità audio che mancano, ahimè, nel panorama attuale). Li ho ancora, i due II, e suonano divinamente, li centellino, usandoli di quando in quando. Sono talmente entusiasta dei Quad II che, intuendo un aumento delle loro quotazioni, in piena pandemia ne acquistai una seconda coppia, e addirittura provai le due coppie in biamplificazione passiva sulle mie Tannoy 215 System DMT-2 (che però necessitano di più energia). Poco dopo fui tentato dal finale che sostituì storicamente i Quad II, ovvero un 303, uno degli ultimi seriali, > 90.000, con ingresso linea DIN ma con presa di alimenrazione IEC. Poi venne il momento del 306 , e ancora dopo del 405.2 . Dei finali Quad storici mi manca un contatto ravvicinato col 606 , ...

Pass Aleph 30 (Volksamp)

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 Progettato e costruito negli USA al cambio di millennio, il piccolo Aleph 30 (by Volksamp) nelle intenzioni del suo creatore Nelson Pass doveva costituire un miglioramento (piccole modifiche nella scelta e nella selezione dei MosFet, aggiunta di un ingresso bilanciato) del già blasonatissimo piccolo Aleph 3 , linea evolutiva culminata nel First Watt Aleph J , qualche anno dopo.  Non entro, non avendone i mezzi, nella filosofia progettuale e nella descrizione tecnica: esistono in rete i manuali di istruzione di tutti questi apparecchi, scritti direttamente da Pass, dove viene dato ampio spazio alle scelte alla base del 3, del 30 ed infine del J: classe A pura single ended di piccola potenza (30 Watt), senza compromesso alcuno. I dati di targa e l'utilizzo sul campo dimostrano, come per apparecchi analoghi, un utilizzo possibile solo: 1) sulle vie medio-alte di sistemi multi vie, 2) a gamma intera unicamente su sistemi certamente molto efficienti, 3) oppure, come faccio io, anc...

Shure Me70B con stilo N70EJ

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Ecco il classico ritrovamento in fondo al cassetto, frutto di un acquisto di qualche giradischi di prestigio (non ricordo più quale, forse un buon Pioneer PL71 che ho venduto da anni), sul quale il venditore l'aveva montata, probabilmente giusto per non venderlo privo di testina. Un po' di storia: la Shure Me70B appartiene alle Shure Encore "made in Mexico" (come molte Shure degli ultimi decenni, e sottolineo come dal 2018 Shure non produca più testine in assoluto), ed è la versione tardiva (1983) di un economico e popolare modello "made in USA", la M70B/M70EJ (a sec che il corpo, identico in entrambe le versioni, montasse uno stilo conico, N70B, color crema, oppure ellittico, N70EJ, color salvia, come quello che vedete in foto, qui sotto: la Me70B col lo stilo ellittico N70EJ sul mio Garrard 401 La mia Me70B montava in origine uno stilo N70B conico della Jico, praticamente nuovo (osservato col microscopio), ma ho trovato in rete uno stile originale Shure N7...