Cronaca di un Marantz 1090 (1977)
Questa è la storia di un Marantz 1090, amplificatore HiFi, fatto produrre dalla californiana Marantz nel triennio 1977-1980 in Giappone, e precisamente parlerò del n°seriale “40609”.
Nella lontana primavera del 1977, un liceale milanese (il sottoscritto) mise da parte un budget di 260.000 lire per acquistare un amplificatore integrato che pilotasse le Acoustic Research AR-14 (regalategli l’anno prima dal padre) meglio di quanto potesse fare il suo piccolo Emerson EA-1200 da 12 Watt per canale. In lizza c’erano lo Yamaha CA-610, il Nad 90, e lui, il Marantz 1090 appena entrato in produzione, e di cui Stereoplay pubblicò una entusiasmante prova. Mi ricordo quando lo vidi sul ripiano di un negozio di Castoldi, fu amore a prima vista. Ricordava i vecchi Marantz storici, al cospetto dei 1040 e 1070 col frontalino bicolore.
La scelta cadde quindi su di lui, e così io, uno di quei tetri e grigi sabato pomeriggio milanesi in cui noi adolescenti passavamo il pomeriggio da New Kary, da Transex, da Teleonda o da Auditorium 11, presi la MM1 e mi recai da Buscemi, coi contanti in tasca. Un paio di ore dopo il Marantz 1090, seriale 40609, suonava nella mia camera.
Era l’inverno del 1977, o forse del 1978, la mia seconda o la mia terza liceo scientifico. Il Marantz 1090 rimase il cuore del mio impianto fino al 1990, anno in cui lasciò il testimone ad una correntosa accoppiata Cabre AS 102/AS202, l’impianto stava maturando. Qui sotto due immagini che ritraggono l'angolo stereo della mia camera a cavallo tra il periodo liceale (la prima foto) ed i primissimi anni di università (la seconda foto), immediatamente prima che andassi a vivere per conto mio. Si vedono il mio piatto Technics, il sinto della Pioneer, ed altri apparecchi.
Sonorizzò la mia sala d’attesa dello Studio di Rovello per gran parte degli anni ’90. Poi venne ritrasportato a Milano, e usato occasionalmente, più che altro per farlo funzionare.
In tutti questi anni non ebbe mai problemi di funzionamento, a parte il potenziometro del volume che fu sostituito almeno una volta, e qualche cronico rumore degli slide (balance + toni).
Dopo l’ennesimo trasloco, sopravvisse ad un incendio che nel 2009 devastò casa mia, distruggendo una stanza. Lui, il Marantz 1090 seriale 40609, si trovava addossato ad un muro perimetrale della stanza medesima, in altro locale. Fu esposto a temperature elevatissime, e letteralmente coperto da un pesante strato di fuliggine, infine ripulito (esternamente) alla buona, e dimenticato per 15 anni su uno scaffale.
Avendo tempo a disposizione, ieri l’ho tirato fuori, convinto non desse più segni di vita. Non avendo un Variac, l’ho alimentato prima a 120V, provandolo con una cuffia, poi testandone la sezione pre, ed infine anche la sezione finale. A parte gli slider ed i commutatori, duri e rumorosi, l’integrato funziona perfettamente. Tra ieri sera e stamattina l’ho smontato (rimuovendo prima il coperchio superiore e poi la base), ripulito pazientemente (alcool isopropilico), togliendo strati di morchia, disossidato gli slide, ed ora, inaspettatamente, la storia del Marantz 1090, seriale 40609, sembra poter continuare.
Ps: nella foto iniziale lo si vede sopra un finale, il Quad 405mk1, che uscì nello stesso periodo (1975), e devo dire che il 1090 al suo cospetto non sfigura, suonando con un piglio arioso e brillante, con sensazione di buona potenza a disposizione (i diffusori sono in qs momento le 805 Matrix), e parimenti senza distorsione. Non è esente da difetti: la resa della gamma media è mediocre, e la fatica d’ascolto presente. Per avere di meglio, all’epoca, si doveva andare su McIntosh 2505, con costi di diverse grandezze superiori. Ma oggetti del genere si conservano, e si usano, per puro spirito affettivo.






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