Diffusori B&W matrix 805 (1990)
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le Matrix 805 sopra le Tannoy DMT-15 II |
Le B&W "Matrix 805" furono le capostipiti delle serie "805" successive, dalle Nautilus alle Diamond, arrivando alle 805D4 attuali, il cui costo si aggira sugli 8800 euro a coppia (nel 2023).
Storia: le "Matrix 805" nacquero nel 1990 da una costola delle "Matrix 801", conservandone integralmente il tweeter, e derivando dal midrange delle sorelle maggiori una velocissima unità "bassi" da 6,5", accordata in bass reflex. Le Matrix 805 rimasero invariate fino al 1997, anno in cui vennero sostituite dalle 805 Nautilus, e nell'arco della loro vita non subirono, contrariamente alle sorelle maggiori, revisioni (es: mk2, mk3) di alcun tipo, segno della bontà del loro progetto.
Furono ampiamente utilizzate negli studi di registrazione come nearfield monitor, ed in qualche studio lo sono ancora, superando nettamente sotto ogni parametro le onnipresenti Yamaha NS10m per dinamica, tenuta in potenza (MOL), precisione, realismo, ricostruzione scenica, nonchè per accuratezza costruttiva.
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pregevolissime sia la costruzione che la componentistica |
La costruzione delle Matrix 805 è, come dice il nome, del tipo Matrix, a cellette, allo scopo di aumentarne la rigidità e diminuirne le risonanze, esattamente come nelle sorelle maggiori, e come nelle coeve Tannoy da studio (in foto vedete le piccole Matrix 805 appoggiate sulle "più grandi" Tannoy System 215 DMT-2, anch'esse con costruzione di tipo matrix). Le Matrix 805 dispongono di connessione bi-wiring/bi-amping, con un x-over passivo ben dimensionato ed ingegnerizzato, completamente splittato in due.
All'epoca veniva proposto l'utilizzo di un filtro elettronico dedicato, da inserire nel tape loop oppure tra pre e finale, per estendere in basso la risposta. Tale filtro è sempre stato malvisto dai puristi, e la stessa B&W lo abbandonò nelle serie successive. In studio di registrazione non aveva senso, mentre per un uso domestico attuale è consigliabile l'abbinamento con dei subwoofer attivi, il modo migliore per estenderne la risposta in basso senza troppi compromessi dinamici, che questo filtro inevitabilmente apporterebbe.
Il posizionamento non è necessariamente "da stand", anche se alcuni le piazzeranno su piedestalli in mezzo ad una stanza (collocazione inequivocabilmente sconsigliata dalla medesima B&W nel manuale di istruzioni). In realtà nel mio ambiente la più ampia e credibile ricostruzione tridimensionale viene offerta coi diffusori davvero molto vicini alle pareti laterali, ad una altezza da terra nettamente superiore al metro, e ad una distanza di qualche metro dal punto di ascolto.
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I due Manley Snapper, solitamente dedicati alle Tannoy grandi, fanno volare le 805, pur senza la musicalità del piccolo VTL ST-85, con cui le Matrix 805 fanno coppia fissa |
Le capacità dinamiche si avvicinano o superano quelle di analoghi (per epoca, e per dimensioni) diffusori da studio nearfield attivi, come le piccole Tannoy 600A, con cui ho confrontato le Matrix 805. Ovviamente a volumi (molto) elevati il basso si scompone, come per tutti i mini! Conviene non esagerare, anche perchè B&W non ha più parti di ricambio per questi piccoli sistemi, che occorre quindi ascoltare magari con brio, ma senza mai strapazzare. Più sicurezza si avrebbe filtrandoli in basso, al di sotto dei 45hz, prova fatta con un x-over elettronico, ma è una extrema ratio: a gamma intera, supportati da due sub attivi, e settando il tutto con un programma come REW, si hanno i risultati migliori.
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pur in un locale decisamente ampio, le due Matrix 805, supportate da due piccoli sub attivi, si fanno valere |
Amplificazione: tanta, e di qualità. E, nel mio caso, valvolare, come i VTL o i Manley Snapper. Bene anche con i Pass Aleph 0 in classe A, meno bene coi piccoli mono Marantz MA-24, pure essi in classe A, ma molto meno potenti delle altre amplificazioni utilizzate. I 30 watt x canale dei Marantz si dimostrano troppo risicati per le 805 Matrix. Nel mio grande ambiente le ho sentite cantare già con un VTL ST-85, ma la maggior energia che deriva dai mono Manley Snapper le libera da ogni freno. Grande scena e grande dinamica rendono realistico l'evento musicale prodotto, a quasi ogni SPL (quasi!).
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Il VTL ST-85 prima serie (metà anni '90) si accoppia molto bene con le coeve Matrix 805 |
Timbrica. Il realismo è pregevole, le voci sempre bellissime, ma il punto forte risiede nell'ariosità del registro alto. Il tweeter offre sempre un dettaglio encomiabile, e l'estrema ariosità offerta rende piacevoli e verosimili tutte le registrazioni in cui l'ambienza sia ricercata, curata, e ben presente nel segnale. Dettaglio, pulizia, realismo, le rendono autentici monitor. Per confrontare le diverse sorgenti, tipo le diverse testine, utilizzo proprio le "vecchie" Matrix 805.
Confronti con altri diffusori "piccoli" della medesima epoca? Beh, ho appena spostato le Chario Hiper 1 prima serie, che comprai oltre 30 anni fa, e che tanto apprezzo ancora: queste Matrix 805 sono superiori sotto ogni punto di vista (è anche vero che all'epoca costavano più del doppio). Le Tannoy 600A (attive, più moderne) sono anch'esse precise e forse con più margine dinamico, ma timbricamente sono condizionate dalla loro amplificazione interna. Il bello delle Matrix 805 è anche quello di poter giocare con l'amplificazione "esterna" a proprio piacimento, a seconda delle esigenze e dell'estro del momento. Rispetto alle grandi Tannoy System 215 DMT-2, le piccole Matrix 805 offrono un ascolto altrettanto piacevole (ricordiamoci che parliamo di monitor da studio, che non nascono certo per un ascolto casalingo di tipo rilassato, ma tant'è, riescono bene anche in questo...), ma con una definizione decisamente superiore in gamma medio-alta, e con una ariosità di altro livello.
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Manley Snapper. Si, mi piacciono decisamente le EL-34 |
Conclusioni e consigli: le quotazioni delle Matrix 805 sono salite negli ultimi anni, forse spinte dal prezzo delle 805 attuali. A distanza di 30 anni dalla loro immissione sul mercato, le piccole Matrix 805 riescono pienamente a dire ancora la loro, a patto di abbinarle ad amplificazioni robuste e performanti, preferibilmente a valvole. Nel mio caso ho preferito VTL ST-85 e Manley Snapper a Pass Aleph 0, e sapete quanto io ami i Pass Aleph. Fortemente raccomandato l'utlizzo di una coppia di subwoofer attivi. Non risulta mai critico il posizionamento in ambiente. Insomma, rispetto ad una coppia di mini passivi (o anche attivi) moderni, queste vecchie top di gamma (la serie 800 è sempre stata la serie top di gamma in casa B&W) possono tranquillamente rivelarsi ancora...vincenti!
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