Garrard Model 401 (1970)
Il giradischi "Garrard Model 401 Transcription Turntable" fu introdotto a metà anni '60 con l'intento di sostituire l'iconico Garrard 301, di cui il 401 costituì una versione migliorativa (miglior motore, essenzialmente) e -a detta dei posteri- forse meno fascinosa. Al giorno d'oggi costituisce uno dei giradischi vintage a puleggia più ambiti e desiderati, accanto al Garrard 301, al Thorens TD-124, al di sotto dei vari EMT, ed al di sopra dei vari Lenco. Vecchi "puleggia", ai tempi poco considerati, che grazie alle loro indubbie qualità sonore stanno rivivendo un periodo d'oro.
Costruito in migliaia di esemplari tra il 1965 ed il 1977, l'inglesissimo 401 fu ingegnerizzato in maniera quasi teutonica, nato per lavorare negli studi BBC senza interruzione, e dimostratosi autentico mulo indistruttibile. I numerosissimi esemplari giunti "sani"ai nostri giorni, a distanza di 50 annni necessitano di poca ma regolare manutenzione (lubrificazione, io uso l'olio Singer, nei punti ben illustrati nel manule d'uso). In ogni caso esiste sul web ampia disponibilità di tweaking, di pezzi di ricambio vecchi e nuovi (puleggie di gomma, perni in vari materiali, ecc), esiste una serie di laboratori privati worldwide in grado di metterci mano, esistono vari gruppi di appassionati che sui social forniscono prezioso supporto. Ovvero, dopo 50 anni il Garrard 401 è tutto tranne che una macchina dimenticata, obosoleta, o non supportata. Anzi, i cultori dei 301 e dei 401 sono in continuo aumento. Aggiungo che per questa ragione la stessa Garrard, acquisita dalla SME, ha rimesso mano alla produzione, in piccola serie, del 301, a prezzo da gioielleria (20000 sterline, nudo e crudo). I 301 ed i 401 originali, usati e "plintati" in buone condizioni, viaggiano a cifre ormai stabilmente superiori ai 2000 euro, e raddoppiano questo importo se esemplari davvero belli.
Io acquistai il mio 401 (seriale 22766 prodotto nel 1970) come permuta in cambio di un tuner McIntosh tantissimi anni fa, dall'amico Mozzi di Viareggio, ci incontrammo a metà tragitto tra Milano e Viareggio: il suo 401 era in buone condizioni, ma il plinto (il classico SME-2000) da rifare. L'opera di ripristino fu originale: decisi di "svuotare" lo SME-2000 facendo costruire da un ebanista brianzolo un massiccio e pesante plinto in legno massello, senza lesinare sui costi, che poi feci calzare al suo interno, costituendo una struttura unica e pesante (al contrario del telaio flottante dello SME-2000), come si addice ad un puleggia di queste caratteristiche. Questo il risultato: dello SME-2000 resta solo il contorno!
Gli montai poi un braccio coevo Audio Technica AT-1005 mk2 da 9,5 pollici, a massa medio-alta, con la quale ho usato varie Denon (DL-110, ora la DL-103r), ma anche testine a più alta cedevolezza senza troppi problemi, come l'ottima Stanton 881s.
Il giradischi è semplice e piacevole da utilizzare, con una costante e rassicurante sensazione di robustezza ed affidabilità meccanica. Dal punto di vista "sonoro", a parità di impianto e testine, l'insieme "Garrard-401 + plinto artigianale in massello + Audio Technica AT-1005 mk2" suona sempre in maniera coinvolgente e materica, con una grande scena 3D, una ottima dinamica, ed una profondità tellurica del basso. Segnalo, rispetto ai miei altri riferimenti casalinghi (Un Technics SL-110 ed un Technics SL-1200mk2), la presenza in sottofondo di un certo grado di rumble, sopportabilisismo e comune a tutti i 301/401, rumble che tuttavia migliora nettamente avendo l'accortezza (mi raccomando, fatelo!) di oliare con regolarità il perno centrale, cui si accede smontando il pesantissimo piatto (vedi foto sotto).
Esistono varie possibilità per lubrificare le parti meccaniche del Garrard 401, io mi affido da sempre al buon olio Singer, reperibile ovunque e che non crea sorprese nè effetti indesiderati, svolgendo bene il suo compito di lubrificare e proteggere le parti metalliche rotanti. Il manuale indica molto bene i punti da lubrificare, e come accedervi. Vi consiglio di adoperarlo con parsimonia e di evitare di contaminare con olio la puleggia in gomma che trasmette il moto al piatto, ed il bordo interno del piatto medesimo (ca va sans dire!!!).
I comandi accessibili dall'esterno (all'interno, sotto al piatto, vi è una vite per regolare ulteriormente la velocità di rotazione) sono, da sinistra a destra: interruttore, pitch velocità, selettore 78/45/33 giri. Sono di plastica (unica nota dolente) e duri all'azionamento, in quanto non assistiti elettronicamente. Ma forse uno dei plus del 401 è proprio quello di essere "meccanica pura".
La base è pesante e assolutamente insensibile ad ogni rientro acustico, e ad ogni volume di ascolto.
Il mio consiglio? Ascoltatene uno, magari inserito in un impianto ad alta efficienza, e vi metterete in pace col mondo, con la gioia visiva di questo altissimo piatto con le tacche dello stroboscopio illuminate dalla luce arancione del 401, mentre gira, e gira, e gira...








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